Nella vita di Gesù all'angelo dell'Annunciazione segue l'angelo che possiamo definire come ammonitore. Nel Vangelo questo angelo non si presenta con un nome specifico ma presumibilmente si tratta sempre dello stesso Gabriele. In ogni vita umana infatti non basta annunciare ciò che deve accadere, ma è indispensabile controllare e sorvegliare l'esecuzione di ciò che è stato annunziato.
L'angelo dell'Annunciazione porta il messaggio di DIo al sacerdote Zaccaria, alla vergine Maria e ai pastori.
L'angelo ammonitore si presenta a Giuseppe, al quale, come padre legale, è stata affidata la protezione della vita più preziosa, circondata per questo da agguati e da pericoli sin dall'infanzia.
L'angelo ammonitore si presenta a Giuseppe, al quale, come padre legale, è stata affidata la protezione della vita più preziosa, circondata per questo da agguati e da pericoli sin dall'infanzia.

La prima, è che san Giuseppe era così prudente e così pieno di stima per la santa Vergine, che non fu necessario persuaderlo con dei mezzi più forti, per convincerlo della dignità di Maria e del mistero dell'Incarnazione: perché le ispirazioni divine penetrano più facilmente nei cuori ben disposti.
La seconda, è che il suo turbamento era cominciato dai sensi, ed era giusto, perciò, che fossero come mortificati e privati della visione angelica, poiché avevano dato l'accesso all'imbroglio o al sospetto: la verità non doveva essere introdotta dal loro organo.
La seconda, è che il suo turbamento era cominciato dai sensi, ed era giusto, perciò, che fossero come mortificati e privati della visione angelica, poiché avevano dato l'accesso all'imbroglio o al sospetto: la verità non doveva essere introdotta dal loro organo.
La terza, è che benché s. Hiuseppe non commettesse alcun peccato in queste circostanze, avendo sospeso il suo giudizio, i suoi sensi contrassero comunque una specie di sozzura: bisognava dunque che l'angelo facesse la sua ambasciata in un tempo in cui i sensi, che erano stati scandalizzati, fossero interdetti dalla sospensione della loro operazione.
Vi è, infine, una ragione ben più generale: è che tale fu la volontà del Signore, che essa è giusta, santa e perfdetta in tutte le sue opere.
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