UNA PROPOSTA PER LA PREGHIERA

(dal sito della parrocchia "San Giuseppe" di Villabate - Palermo)

Rimani in silenzio per qualche minuto e raccogliti interiormente chiedendo a Dio la grazia del silenzio interiore. Quindi leggi lentamente il brano tratto dal Vangelo secondo Giovanni e lascia che ogni parola del Signore echeggi nel tuo cuore.

Dal vangelo secondo Matteo (1,16.18-21.24a)

Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.


Dopo una breve pausa di silenzio, con le parole della preghiera di Jean Galot, manifestiamo al Signore tutto il nostro desiderio di lui, della sua casa di pace e di amore.

TACERE

Tacere davanti a te, offrirti il mio silenzio
in omaggio d’amore.
Tacere davanti a te per poter dire l’inesprimibile
al di là delle parole.
Tacere per liberare il fondo del mio spirito,
l’essenza della mia anima
Tacere per lasciar battere il cuore più forte
nella tua intimità,
e per prendere il tempo di guardarti meglio,
più libero e più sereno.
Tacere per sognare di te, della tua presenza,
della tua grande bontà,
e per scoprirti nella tua realtà
più bello del mio sogno.
Tacere per lasciare che lo Spirito d’amore gridi in me
“Abba” al Padre,
e dirti “Signore” con la sua voce divina
dagli accenti ineffabili.
Tacere, lasciarti rivolgermi la tua parola
in tutta libertà,
sforzarmi di ascoltare il tuo linguaggio segreto
e di meditarlo.
Tacere e cercarti non più con le parole
ma con tutto il mio essere,
e trovarti veramente quale tu sei, Gesù,
nella tua divinità.

Dopo un breve momento di silenzio in cui rimanere in intimità con il Signoreconcludiamo la nostra preghiera affidandoci a San Giuseppe, padre e custode della Chiesa, con le parola di Giovanni Paolo II.

PREGHIERA CONCLUSIVA

Padre di Gesù
O san Giuseppe,
con te, attraverso te,
noi benediciamo il Signore.
Egli ti ha scelto tra tutti gli uomini
per essere il casto sposo di Maria,
colui che sta alla soglia del mistero
della sua maternità e che, dopo di lei,
accoglie questa maternità nella fede
come opera dello Spirito Santo.
Tu hai dato a Gesù una paternità legale
nella stirpe di Davide.
Tu hai continuamente vegliato
con affettuosa premura
sulla Madre e sul Bambino
per rendere sicura la loro vita
e permettere loro di compiere la loro missione.
Il Salvatore Gesù si è degnato
di sottomettersi a te come ad un padre
durante la sua infanzia e la sua adolescenza
e ricevere da te gli insegnamenti per la vita umana,
mentre tu condividevi la sua vita
nell’adorazione del suo mistero.
Tu ora dimori presso di lui.
Continua a proteggere tutta la Chiesa,
la famiglia nata dalla salvezza portata da Gesù.
Guarda alle necessità spirituali e materiali
di tutti coloro che ricorrono alla tua intercessione.
Ricordati delle famiglie
e in particolare dei poveri:
per mezzo di te essi sono sicuri
di raggiungere lo sguardo materno di Maria
e la mano di Gesù che li soccorre.
Amen.

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