Lucas F. Mateo-Seco, Università di Navarra (* articolo pubblicato postumo)
1. Introduzione
Nei tre punti che dedica in Cammino alla devozione a san Giuseppe, compaiono alcune delle ragioni teologiche sulle quali basa questa sua devozione. Nel numero 559 scrive: «San Giuseppe, Padre di Cristo, è anche Padre tuo e tuo Signore. — Ricorri a lui»[3]. È significativa la forza con cui chiama qui san Giuseppe «Padre di Cristo». Più avanti, in una omelia del 19 marzo del 1963 dedicata integralmente a san Giuseppe[4], spiegherà in che senso parla di questa paternità, seguendo la nota considerazione di Sant’Agostino in Sermo 51, 20: «Il Signore non nacque dal seme di Giuseppe. Tuttavia, dalla Vergine Maria nacque un figlio alla carità e alla pietà di Giuseppe: ed era il Figlio di Dio»[5]. Secondo san Josemaría, la paternità di san Giuseppe su Gesù non è una paternità secondo la carne, e tuttavia è una paternità reale e unica, che germoglia dal suo vero matrimonio con Santa Maria e dalla sua specialissima missione: è proprio questa la ragione per cui anche la Chiesa e ogni cristiano lo invocano come «Padre e Signore».
Nella stessa omelia appena citata, san Josemaría dice: «Da molti anni, mi piace invocarlo con un titolo che mi sta a cuore: Padre e Signore nostro»[6]. Poi spiega: «San Giuseppe è realmente un padre e signore che protegge e accompagna nel cammino terreno coloro che lo venerano, come protesse e accompagnò Gesù che cresceva e diveniva adulto»[7]. Nell’edizione critico-storica di Cammino, Pedro Rodríguez scrive che probabilmente san Josemaría prese l’espressione “Padre e Signore” da santa Teresa di Gesù, che tanta influenza ha avuto nella devozione a san Giuseppe non solo nel Carmelo, ma in tutta la Chiesa[8].
In Cammino, le conseguenze di questa «paternità» si concentrano nel magistero di san Giuseppe sulla «vita interiore». Dice il n. 560: «San Giuseppe, Padre e Signore nostro, è Maestro di vita interiore. — Mettiti sotto il suo patrocinio e sentirai l’efficacia del suo potere». E il numero 561: «Di san Giuseppe ecco che cosa dice santa Teresa d’Avila, nella sua autobiografia: “Chi non trova Maestro che gli insegni a pregare, prenda per maestro questo glorioso santo, e non sbaglierà strada”. — Il consiglio viene da un’anima esperta. Seguilo». La ragione addotta da san Josemaría per appoggiare questi due consigli è l’intimo e continuo rapporto che san Giuseppe mantenne con Gesù e con Maria durante l’intera vita.
I tre numeri di Cammino citati dispongono il pensiero di san Josemaría su san Giuseppe secondo due coordinate essenziali: la verità della sua paternità su Gesù e l’influenza del santo Patriarca nella storia della salvezza. Questi numeri testimoniano fin dalle loro prime manifestazioni un pensiero josephologico maturo e una convinzione teologica ferma. Lo si nota nella semplice fermezza con cui chiama san Giuseppe «padre» di Gesù senza alcuna titubanza[9].
NOTE
[1] SAN JOSEMARÍA, De la familia di José, appunti della predicazione, 19-III-1971 (AGP, Biblioteca, P09, p. 136).
[2] Cfr. ANDRÉS VÁZQUEZ DE PRADA, Il Fondatore dell’Opus Dei, vol. III, Leonardo Int., Milano 2004, pp. 689 ss. Sulla presenza di san Giuseppe nell’insegnamento di san Josemaría, cfr., fra l’altro, le seguenti opere: L.M. DE LA HERRÁN, «La devoción a san José en la vida y enseñanzas de Mons. Escrivá de Balaguer, fundador del Opus Dei (1902-1975)», Estudios josefinos, 34 (1980), pp. 147-189; I. SOLER, «San José en los escritos y en la vida de san Josemaría. Hacia una teología de la vida ordinaria», Estudios josefinos, 59 (2005), pp. 259-284. Cfr. anche J.B. FREIRE PÉREZ, Para amar más a san José, Promesa, San José de Costa Rica 2007, pp. 55-61; M. IBARRA BENLLOCH, «La capilla de la Sagrada Familia», Scripta de María, II/4 (2007), pp. 351-364; J. FERRER, San José nuestro Padre y Señor, Arca de la Alianza, Madrid 2007.
[3] SAN JOSEMARÍA, Cammino, n. 559.
[4] Cfr. SAN JOSEMARÍA, omelia “Nella bottega di Giuseppe”, in È Gesù che passa, nn. 39-56. Da ora in poi, Nella bottega di Giuseppe.
[5] SANT’AGOSTINO, Sermo 51, 20: PL 38, 351; BAC 95, p. 40. Cfr. Nella bottega di Giuseppe, n. 55.
[6] Nella bottega di Giuseppe, n. 39.
[7] Ibid.
[8] Ecco la frase di santa Teresa: «Comincio nel nome del Signore, con l’aiuto della sua gloriosa Madre, di cui porto l’abito, benché indegna, e con quello del mio glorioso Padre e Signore san Giuseppe, [...] nella cui casa ora mi trovo» (SANTA TERESA DI GESÙ, Fondazioni, Prologo, 5; Postulazione Generale O.C.D., Roma 1981, p. 1074). Cfr. Camino. Edición crítico-histórica preparada da Pedro Rodríguez, Rialp, Madrid 2002, p. 689, esp. nt. 29.
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