San Tommaso d'Aquino e San Giuseppe nella Summa Telogica- terza parte-




Proseguiamo la pubblicazione della Summa Teologica di San Tommaso d'Aquino, nelle parti relative a San Giuseppe.


L'articolo 29 si occupa dello "sposalizio della Madre di Dio", partendo dalla tesi "Se Cristo dovesse nascere da una donna sposata".


Ne emerge il quadro, poco per volta, della veridicità di questa affermazione e della dignità di San Giuseppe, il cui ruolo di sposo di Maria Santissima, procura dei benefici alla stessa Santa Famiglia...e ne fa derivare, dal matrimonio santo fra lui e la Vergine, anche per noi tutti!

Buona lettura!







San Tommaso d'Aquino   


Somma Teologica III PARTE



ARGOMENTO 29 LO SPOSALIZIO DELLA MADRE DI DIO



 Veniamo ora a considerare lo sposalizio della Madre di Dio. 
Sull' argomento si pongono due quesiti: 
1. Se Cristo dovesse nascere da una donna sposata. 
2. Se ci sia stato un vero matrimonio fra la Madre del Signore e S. Giuseppe. 


 1 Se Cristo dovesse nascere da una Vergine sposata
Pare che Cristo non dovesse nascere da una vergine sposata. 
Infatti: 1. Le nozze hanno per fine l‘unione coniugale. 
Ma la Madre del Signore non volle mai usarne, poiché ciò pregiudicava la verginità della sua anima. Quindi non doveva sposarsi. 


2. La nascita verginale di Cristo fu un miracolo, per cui S. Agostino [Epist. 137, 2] scrive: «Dalle inviolate viscere verginali della madre trasse le membra del bambino quella stessa virtù divina che nell'età adulta le fece entrare a porte chiuse. 
Non se ne può conoscere il modo, altrimenti non sarebbe un miracolo; non se ne può avere un esempio, poiché è un fatto unico». 


Ma i miracoli, essendo fatti per confermare la fede, devono essere palesi. 
Poiché dunque lo sposalizio occultava questo miracolo, non era conveniente che Cristo nascesse da una vergine sposata. 


3. S. Ignazio Martire, come riferisce S. Girolamo [In Mt 1, su 1, 18], spiega il matrimonio della Madre di Dio con questa ragione: «Perché il suo parto rimanesse celato al diavolo, che avrebbe ritenuto Cristo generato non da una vergine, ma da una sposa». Ma questa ragione non regge
Sia perché il diavolo con la sua perspicacia conosce tutto ciò che avviene fisicamente. 
Sia perché in seguito i demoni conobbero in qualche modo Cristo con l‘aiuto di molti indizi evidenti: per cui si legge nel Vangelo [Mc 1, 23 s.] che «un uomo posseduto da uno spirito immondo si mise a gridare: ―Che c‘entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il Santo di Dio‖». 
Non era dunque conveniente che la Madre di Dio fosse sposata. 


4. S. Girolamo [l. cit.] adduce un‘altra ragione: «Affinché la Madre di Dio non venisse lapidata dai Giudei come adultera». 
Ma è una ragione vana: perché se essa non fosse stata sposata non poteva essere condannata per adulterio. 
Non era quindi ragionevole che Cristo nascesse da una donna sposata. 


In contrario: Il Vangelo [Mt 1, 18] afferma: «Essendo Maria, sua Madre, promessa sposa di Giuseppe»; e ancora [Lc 1, 26 s.]: «L‘angelo Gabriele fu mandato da Dio a una vergine, promessa sposa di un uomo chiamato Giuseppe».


Dimostrazione: Che Cristo nascesse da una vergine sposata era conveniente sia per lui, sia per la madre, sia anche per noi. 


Riguardo a Cristo ciò era conveniente per quattro ragioni. 
Primo, perché gli infedeli non lo respingessero come un illegittimo. 
Per cui S. Ambrogio [In Lc 2, su 1, 26 s.] osserva: «Che cosa si potrebbe rimproverare ai Giudei, che cosa a Erode, se avessero avuto il pretesto di perseguitare un figlio illegittimo?». -


 Secondo, perché la sua genealogia fosse ordinata seguendo la discendenza maschile, nel modo consueto. 
Da cui le parole di S. Ambrogio [In Lc 3, su 3, 23]: «Colui che è venuto in questo mondo doveva essere registrato secondo gli usi del mondo. 
Ora, è la persona dell‘uomo che nel senato e nelle altre assemblee cittadine porta il nome della famiglia. 
E anche la consuetudine delle Scritture ce lo insegna, poiché esse cercano la discendenza maschile». 


- Terzo, per la sicurezza del bambino, affinché il diavolo non agisse contro di lui con più malizia.
Per cui S. Ignazio afferma che la vergine fu sposata «perché la sua prole rimanesse celata al diavolo». 


- Quarto, perché Giuseppe provvedesse al sostentamento di Cristo. 
Per cui egli viene anche detto suo padre nutrizio


Era poi conveniente anche per la Vergine. 
Primo, perché in tal modo essa venne sottratta a ogni castigo legale: «perché non fosse lapidata dai Giudei come adultera», dice S. Girolamo [l. cit.]. 


- Secondo, perché in tal modo veniva protetta da ogni infamia. 
Scrive infatti S. Ambrogio [In Lc 2, su 1, 26 s.]: «Si sposò per non essere segnata dall'infamia che accompagna la perdita della verginità». 


- Terzo, perché così le fu assicurata l‘assistenza di Giuseppe, come dice S. Girolamo [l. cit.]. 


Infine ciò era opportuno anche per noi. 
Primo, perché la testimonianza di Giuseppe garantisce che Cristo è nato da una vergine.
Da cui le parole di S. Ambrogio [In Lc 2, su 1, 26 s.]: «Come testimonio validissimo del pudore si presenta lo sposo, che poteva querelarsi del torto subito e vendicarsi dell‘offesa se fosse stato all‘oscuro del mistero»


- Secondo, perché diventano più attendibili le parole stesse della Vergine relative alla propria verginità. 
Scrive infatti S. Ambrogio [ib.]: «La fede nelle parole di Maria ha più fondamento, e sparisce ogni motivo di menzogna. 
Si potrebbe infatti pensare che una donna non sposata e gravida volesse coprire la sua colpa con una menzogna; invece una donna maritata non aveva ragione di mentire, essendo la figliolanza, per una donna, premio del matrimonio e dono delle nozze».
 Queste due ragioni dunque valgono a conferma della nostra fede. 


- Terzo, perché non avessero scuse le nubili che incautamente si espongono all‘infamia. 
Da cui le parole di S. Ambrogio [ib.]: «Non era opportuno che alle vergini viventi in cattiva reputazione rimanesse come parvenza di scusa il fatto che anche la Madre del Signore fosse stata infamata». 


- Quarto, poiché ciò è un simbolo della Chiesa universale, che «pur essendo vergine è tuttavia sposata a Cristo, suo unico sposo», come dice S. Agostino [De sancta virginit. 12]. 


- Si può infine aggiungere, come quinta ragione del fatto che la Madre del Signore fu sposa e vergine, l‘intenzione di onorare nella sua persona tanto la verginità quanto il matrimonio: e ciò contro quegli eretici che condannano o l‘una o l‘altro. 

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