Ecco la nona parte delle "contemplazioni" della Serva di Dio Madre Costanza Zauli.


TUTTO IN GIUEPPE E' PERFEZIONE DI GRAZIA

"Ero in adorazione, quando mi vedo investita da una luce, poi, dal lato destro dell'altare, vedo San Giuseppe di una bellezza che basterebbe da sola a formare il Paradiso.
Rifletteva così bene la luce della Santissima Trinità che attraverso di lui potevo vedere e conoscere chiaramente le perfezioni di Dio.
 
Mi dava conoscenze profonde di luci della divinità, delle bellezze sempre nuove che vi sono in Dio.
Più osservavo, più vedevo che ve ne erano all'infinito, sempre più belle e attraenti.
Provavo un gaudio, una felicità che mi separava completamente dall'esilio.
Me ne sarei rimasta sempre in quella contemplazione.
Come ho compreso bene che non ci basterà tutta l'eternità per ammirare la meraviglie che vi sono nella Divina Essenza!
 
San Giuseppe, come ho detto, era di una bellezzaa meravigliosa: non lo avevo mai visto così.
Il suo corpo era talmente investito dalla luce di Dio che sembrava un sole.
Per mezzo di questa luce che lo investiva, io potevo penetrare e ammirare la sua mirabile perfezione interiore, tutta la sua ricchezza di grazia.
Egli è come una perfettissima miniatura: tutto in lui è perfezione di grazia e, come un armoniosissima arpa, eleva delle mirabili armonie alla Santissima Trinità, che tanto di lui si compiace.
Che bel Magnificat canta al suo Dio!

Ho chiesto a San Giuseppe che m'insegnasse a compiacere il Signore come aveva fatto lui, che mi insegnasse soprattutto ad adorare il Verbo Incarnato.
 
Ed egli:
Si, adora con profonda umiltà, con intenso raccoglimento e annientamento: questa è l'adorazione a Dio in spirito e verità.
Segui tranquilla e sicura queste linee.
Sono sempre con voi in adorazione e vi trasmetto il mio spirito per adorare.

Quanta felicità mi ha laciato questa manifestazione di San Giuseppe!
Sono sempre assorta in quelle meraviglie dell'onnipotenza di Dio!
Da San Giuseppe ho appreso quanto sia di compiacimento al Signore l'annientamento della Sua creatura.
Sempre Gesù me lo aveva fatto comprendere, ma ora ne ho visto ancor meglio il valore.
E' su questo annientamento che Dio compirà cose grandi".
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