RISPONDERE AL DISEGNO CHE DIO HA SU OGNUNO DI NOI
Card. A. Ballestrero
Nazaret- Sacra Famiglia |
UNA VITA D'ORAZIONE
Santa Teresa di Gesù insistette molto nel raccomandare Giuseppe come protettore della vita d'orazione, una protezione di cui lei aveva fatto tante volte l'esperienza.
A spiegare questa efficacia concorrono molti motivi che sono propri della persona e della vita del Santo.
- il buon Dio affidò a san Giuseppe una missione: quella di custodire Gesù e la Madre sua santissima, e noi sappiamo che il mistero di Gesù e quello di Maria sono legati a fini ben precisi: la gloria di Dio e la salvezza del mondo. Una vita di preghiera, d'incontro con Dio, deve quindi, rispondere a questi stessi fini; ogni anima è amata da Dio affinché lo glorifichi, riamandolo con una totale e perfetta fedeltà. Non è perciò strano che il santo custode del mistero di Cristo e della vergine sia un intercessore particolarmente valido, affinché ogni anima realizzi i medesimi fini e gli stessi desideri del Signore.
- Ma c'è ancora un'altra ragione per cui il patrocinio di san Giuseppe si rivela particolarmente prezioso nella vita spirituale. Vita spirituale significa, soprattutto, vita d'intimità con il Signore, di familiarità con Gesù e Maria. Ora, chi visse per primo simile intma familiarità e per primo ne fece l'esperienza glorificante è stato Giuseppe, che da quando nacque Gesù gli fu vicino, con una presenza attenta e continua. Chi meglio di lui, allora, ci può insegnare a diventare intimi di Gesù e di Maria? E cos'è la vita d'orazione se non questa familiarità con il Signore?
Così fu Giuseppe nei confronti di Gesù e di Maria.
Può offrirci, quindi, l'esempio della sua stessa vita per vivere quest'intimità propria dell'orazione.
Noi vorremmo che la familiarità con Gesù e con Maria fosse per il nostro godimento, per la nostra soddisfazione.
Vorremmo che fosse sulla nostra misura, conoscerli e capirli come pare a noi.
Giuseppe, nonostante sia stato costituito in paterna autorità sulla famiglia di Nazaret, ci dimostra, invece, che la familiarità con il Signore ha un prezzo:quello di lasciar fare a Dio a modo suo.
E' stupendo quest'esempio del santo patriarca che, pur essendo capo di casa, è semplicemente a servizio, con una familiarità fatta d'abbandono e continua dedizione.
Lui non misura la vita di Gesù e della Vergine sulle esigenze, ma pone la sua vita a servizio delle loro. Non parte per l'Egitto quando fa comodo a lui, ma quando l'interesse di Gesù lo richiede.
Abbiamo tanto bisogno, noi che vorremmo essere la misura della nostra vita, d'imparare da Giuseppe a permettere che il Signore sia Lui questa misura, con le sue scelte e i suoi piani su ciascuno di noi.
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