MEDITIAMO SU SAN GIUSEPPE - Testi del Card. A. Ballestrero, ocd - sesta parte


RISPONDERE AL DISEGNO CHE DIO HA SU OGNUNO  DI NOI


Card. A. Ballestrero
 
 
 
UN SILENZIO CONTEMPLATIVO
 
 
Giuseppe è stato il protettore di Gesù e di Maria tacendo.
Se il Signore avesse affidato a noi questo compito, quanto chiasso avremmo fatto!
Come avremmo complicato la nostra e l'altrui vita, credendo di dover fare tanti decreti, tante leggi, prendere misure, informare....
 
Niente di tutto ciò, invece.
Giuseppe ha solo servito i misteri del Signore in una solitudine silenziosa, che è il segreto della sua contemplazione.
Nell'umile silenzio che riuscì a creare in sè, ed intorno a sè, potè contemplare, indisturbato ed in pace, il suo Signore.
Se pensiamo alla vita di san Giuseppe, sentiamo che il nostro cuore si rasserena, il nostro spirito è sommerso nella pace.
Poichè questa è una disposizione che è ad un tempo abbandono, fiducia, speranza, amore, fedeltà, e motivo di perseveranza, di continuità nella pratica del bene e della virtù.
Solo le anime pacifiche sono veramente perseveranti.
 
Di solito i contemplativi più ammirati dagli uomini non sono autentici; i contemplativi veri autentici sono coloro che riescono a nascondersi, a non far parlare di sè, a passare inosservati, a restare un segreto di Dio.
 
Nei riguardi di san Giuseppe, il giudizio degli uomini è stato presso a poco questo: "Quello là, chi se ne occupa? Insignificante; può scomparire quando vuole"!...
 
Ma essere presenti per Dio solo, essere vivi solo per Lui!
Quante cose può insegnarci Giuseppe su questo punto!
Chi volesse scrivere la vita di questo santo, si troverebbe presto disperato,non saprebbe cosa dire.
Quando s'inizia a parlare di lui, sembra di dover dire tante cose e poi ci si accorge di non poter parlare di nulla, perché tutto quello che è, è per il suo Dio e basta.
 
Non ha scritto un diario spirituale: si è chiuso nell'adorazione in un misterioso silenzio e ha servito il Signore così.
Non per nulla è il custode della più alta e sacra verginità, quella di Maria, e della sua immacolatezza del Figlio di Dio.
E come lo è stato?
Non mettendosi a dire: "Qui ci sono io, che li difendo entrambi", ma scomparendo.
Ha custodito la santità di Gesù e di Maria scomparendo agli sguardi di tutti, fuorché i loro.
 
Giuseppe, questo amabilissimo patrono della vita spirituale, ci aiuti ad essere molto presenti soltanto al cuore e agli occhi di Dio; e quanti più saranno a dimenticarsi di noi, tanto meglio, perché in questo nostro scomparire agli occhi di tutti ed agli stessi nostri occhi, il nostro io sappia perdersi nell'adorazione umile e silenziosa della infinita grandezza dell'unico Dio e Signore nostro. 
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