PREGHIERA A SAN GIUSEPPE
Glorioso San Giuseppe, sposo di Maria e padre verginale di Gesù, pensa a me, veglia su di me,
insegnami a lavorare per la mia santificazione e prendi sotto la tua pietosa cura i bisogni urgenti che oggi io affido alle tue sollecitudini paterne.
Glorioso San Giuseppe, sposo di Maria e padre verginale di Gesù, pensa a me, veglia su di me,
insegnami a lavorare per la mia santificazione e prendi sotto la tua pietosa cura i bisogni urgenti che oggi io affido alle tue sollecitudini paterne.
Allontana gli ostacoli e le difficoltà e fà che il felice esito di quanto ti chiedo sia per la maggior gloria del Signore e per il bene dell'anima mia.
E in segno della mia più viva riconoscenza, ti prometto di far conoscere le tue glorie, mentre con tutto l'affetto benedico il Signore che ti volle tanto potente in cielo e sulla terra.
AMEN
Dalla poesia "San Giuseppe provvedi" di Santa Teresa Benedetta della Croce:
(la poesia fu composta dopo il trasferimento forzato in un Carmelo Olandese, per cercare di sfuggire alla persecuzione nazista)
(la poesia fu composta dopo il trasferimento forzato in un Carmelo Olandese, per cercare di sfuggire alla persecuzione nazista)
"E così raccolgo tutto quanto ci angoscia,
lo sollevo e lo depongo nelle tue mani fedeli:
Prendilo
San Giuseppe, pensaci!
Quando dobbiamo camminare fuori dalla patria
e di casa in casa alloggio cercare,
precedici allora Tu, guida fedele,
Tu compagno di cammino della Vergine purissima,
Tu premuroso Padre fedele del Figlio di Dio,
Betlemme e Nazareth, lo stesso Egitto
ci sarà paria se Tu sei con noi.
Dove Tu sei, qui c'è la benedizione del cielo.
Come bimbi seguiamo i tuoi passi,
stringiamo le tue mani con piena fiducia:
Sii tu la nostra patria:
San Giuseppe, pensaci!"
lo sollevo e lo depongo nelle tue mani fedeli:
Prendilo
San Giuseppe, pensaci!
Quando dobbiamo camminare fuori dalla patria
e di casa in casa alloggio cercare,
precedici allora Tu, guida fedele,
Tu compagno di cammino della Vergine purissima,
Tu premuroso Padre fedele del Figlio di Dio,
Betlemme e Nazareth, lo stesso Egitto
ci sarà paria se Tu sei con noi.
Dove Tu sei, qui c'è la benedizione del cielo.
Come bimbi seguiamo i tuoi passi,
stringiamo le tue mani con piena fiducia:
Sii tu la nostra patria:
San Giuseppe, pensaci!"
Quanti sono, nella nostra vita, i momenti di "esilio"!
A volte siamo costretti a lasciare qualcosa di scuro, come un lavoro, una casa, la nostra stessa famiglia, per andare alla ricerca di quello che è incerto, meno comodo, meno facile...
Non sono necessariamente tutti "esili" negativi, ma indubbiamente ci costano il distacco da cose e persone conosciute, amate, cui ormai abbiamo fatto anche "abitudine".
Pensiamo ad un bambino che lascia la sua mamma, per andare a scuola!
Tanti di questi piccoli, piangono il primo giorno fra i banchi, perché sentono la lontananza dagli affetti!
Pensiamo a quanti lasciano la famiglia per intraprendere un percorso di studi fuori regione o per cercare lavoro...
ancora, a quanti rispondono, generosi, alla chiamata vocazionale, lasciando gli affetti familiari per seguire Gesù!
San Giuseppe, in questi ed in tutti gli altri "esili" della nostra vita, ci è sempre vicino, ci comprende, ci sostiene, perché lui per primo ha vissuto l'esperienza del distacco, della fuga, dell'allontanamento dalla propria terra!
Infine, San Giuseppe -patrono dei morenti- ci è vicino anche in quello che è il passaggio dall'esilio terreno alla vita eterna, ossia il momento della morte!
Lui che per primo beneficò di una santa morte, accompagnato nel suo transito da Gesù e da Maria, come non sarà vicino a quanti a lui si rivolgono, già mentre sono in vita, al momento del passaggio supremo alla vita eterna?
Allora, andiamo con fiducia da San Giuseppe, a lui ricorriamo durante tutta la nostra vita e così, con le parole di Santa Teresa Benedetta della Croce, potremo dire, una volta giunti in Paradiso, che la nostra Patria sarà lì dove è anche Giuseppe!
Glorioso San Giuseppe, sposo di Maria e padre verginale di Gesù, pensa a me, veglia su di me!
A volte siamo costretti a lasciare qualcosa di scuro, come un lavoro, una casa, la nostra stessa famiglia, per andare alla ricerca di quello che è incerto, meno comodo, meno facile...
Non sono necessariamente tutti "esili" negativi, ma indubbiamente ci costano il distacco da cose e persone conosciute, amate, cui ormai abbiamo fatto anche "abitudine".
Pensiamo ad un bambino che lascia la sua mamma, per andare a scuola!
Tanti di questi piccoli, piangono il primo giorno fra i banchi, perché sentono la lontananza dagli affetti!
Pensiamo a quanti lasciano la famiglia per intraprendere un percorso di studi fuori regione o per cercare lavoro...
ancora, a quanti rispondono, generosi, alla chiamata vocazionale, lasciando gli affetti familiari per seguire Gesù!
San Giuseppe, in questi ed in tutti gli altri "esili" della nostra vita, ci è sempre vicino, ci comprende, ci sostiene, perché lui per primo ha vissuto l'esperienza del distacco, della fuga, dell'allontanamento dalla propria terra!
Infine, San Giuseppe -patrono dei morenti- ci è vicino anche in quello che è il passaggio dall'esilio terreno alla vita eterna, ossia il momento della morte!
Lui che per primo beneficò di una santa morte, accompagnato nel suo transito da Gesù e da Maria, come non sarà vicino a quanti a lui si rivolgono, già mentre sono in vita, al momento del passaggio supremo alla vita eterna?
Allora, andiamo con fiducia da San Giuseppe, a lui ricorriamo durante tutta la nostra vita e così, con le parole di Santa Teresa Benedetta della Croce, potremo dire, una volta giunti in Paradiso, che la nostra Patria sarà lì dove è anche Giuseppe!
Glorioso San Giuseppe, sposo di Maria e padre verginale di Gesù, pensa a me, veglia su di me!
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