O Dio onnipotente,
che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione
alla custodia premurosa di san Giuseppe,
per sua intercessione concedi alla tua Chiesa
di cooperare fedelmente
al compimento dell'opera di salvezza.
AMEN
Da uno scritto di Mons. Karol Wojtyla:
"La morale del cristianesimo, fondata sul Vangelo, è profondamente indirizzata verso la personalità umana. Non si riduce a delle regole, sebbene si trovino nel Vangelo molte frasi di carattere normativo, molti comandamenti, molte raccomandazioni e molti suggerimenti. Tuttavia, le personalità umane hanno una eloquenza più potente delle norme, ci costringono alla riflessione. Nel Vangelo non esistono comparse, ma attori. Può un individuo, una personalità, diventare regola per gli altri?
Direttamente no; ma, indirettamente, sì, poiché fornisce delle basi a meditazioni di carattere normativo e, ancor più, fornisce gli incentivi interiori alla imitazione. Così, dunque, anche la figura di san Giuseppe, ripensata nell'ampio contesto del Vangelo, si presta sicuramente a un confronto con la vita, con la vita del giorno d'oggi. Un tempo essa richiamava l'attenzione delle persone dedite alla contemplazione; ma ha tutti i caratteri per richiamare l'attenzione dell'uomo contemporaneo, preso dagli impegni e dalle fatiche quotidiane, perché permette di avvicinarsi tanto ai più profondi valori umani quanto al pensiero di Dio. Permette di comprendere chi è l'uomo nel pensiero di Dio e chi deve essere. Mi sembra che ciò valga asai di più delle particolareggiate regole di comportamento".
Non sono necessarie molte parole a commento di questo testo. San Giuseppe può essere un modello per tutte le categorie di credenti...dal contemplativo al lavoratore, dall'apostolo attivissimo nella vita parrocchiale a quello più riservato, dal padre di famiglia all'educatore in settori differenti dalla famiglia... La sua figura ci richiama, come si è visto nel corso di questa novena, ad una serie di valori che trovano spazio nella vita di tutti i credenti che realmente vogliano mettersi alla sequela di Cristo. Che San Giuseppe ci assista, ci guidi, ci protegga nel cammino della vita, in quello della sequela, nei nostri compiti familiari e lavorativi.
"La morale del cristianesimo, fondata sul Vangelo, è profondamente indirizzata verso la personalità umana. Non si riduce a delle regole, sebbene si trovino nel Vangelo molte frasi di carattere normativo, molti comandamenti, molte raccomandazioni e molti suggerimenti. Tuttavia, le personalità umane hanno una eloquenza più potente delle norme, ci costringono alla riflessione. Nel Vangelo non esistono comparse, ma attori. Può un individuo, una personalità, diventare regola per gli altri?
Direttamente no; ma, indirettamente, sì, poiché fornisce delle basi a meditazioni di carattere normativo e, ancor più, fornisce gli incentivi interiori alla imitazione. Così, dunque, anche la figura di san Giuseppe, ripensata nell'ampio contesto del Vangelo, si presta sicuramente a un confronto con la vita, con la vita del giorno d'oggi. Un tempo essa richiamava l'attenzione delle persone dedite alla contemplazione; ma ha tutti i caratteri per richiamare l'attenzione dell'uomo contemporaneo, preso dagli impegni e dalle fatiche quotidiane, perché permette di avvicinarsi tanto ai più profondi valori umani quanto al pensiero di Dio. Permette di comprendere chi è l'uomo nel pensiero di Dio e chi deve essere. Mi sembra che ciò valga asai di più delle particolareggiate regole di comportamento".
Non sono necessarie molte parole a commento di questo testo. San Giuseppe può essere un modello per tutte le categorie di credenti...dal contemplativo al lavoratore, dall'apostolo attivissimo nella vita parrocchiale a quello più riservato, dal padre di famiglia all'educatore in settori differenti dalla famiglia... La sua figura ci richiama, come si è visto nel corso di questa novena, ad una serie di valori che trovano spazio nella vita di tutti i credenti che realmente vogliano mettersi alla sequela di Cristo. Che San Giuseppe ci assista, ci guidi, ci protegga nel cammino della vita, in quello della sequela, nei nostri compiti familiari e lavorativi.
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