O Dio onnipotente,
che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione
alla custodia premurosa di san Giuseppe,
per sua intercessione concedi alla tua Chiesa
di cooperare fedelmente
al compimento dell'opera di salvezza.
AMEN
Da uno scritto di Mons. Karol Wojtyla:
"Nel rapporto con Cristo ambedue questi della personalità maschile trovano piena ragione d'essere: l'aspetto apostolico e quello protettivo.
In forza di essi l'uomo è pienamente se stesso e le relazioni umane e sociali si dispongono secondo giustizia e in maniera degna dell'uomo.
In ciascuno dei due aspetti della personalità umana maschile è, infatti, racchiusa l'autentica radice dell'amore, dell'altruismo, grazie a cui ogni individuo si trova in armonia con gli altri, con l'intera realtà umana".
San Giuseppe è stato pienamente uomo, pienamente se stesso: crescendo alla scuola di Gesù e di Maria (ma già per grazia divina, per "grazia di stato" legata al suo ruolo di padre e custode del Verbo Incarnato e Sposo di Maria Santissima), ha sviluppato sempre meglio questo duplice aspetto di paternità e protezione.
Così facendo ha realizzato in maniera totale questa "radice dell'amore, dell'altruismo" di cui scriveva il Papa.
Amore ed altruismo tali da accogliere la "sfida" del soprannaturale nella propria vita senza...domande, senza riserve...spendendosi sempre nel lavoro, nella fatica, nella donazione totale dell'io a Gesù e Maria.
Il tutto, in un "silenzio" che non è "scomparsa", ma "donazione totale" che vede il proprio io gettarsi nell'io dell'altro, dell'Altro, per una fusione interiore che ha veramente del sublime.
Anche noi, ciascuno nel proprio ruolo, tempo storico, sociale, è chiamato a seguire questa strada di amore ed altruismo.
Anche per noi è fondamentale imparare a donarsi all'altro e "tuffarsi" nell' Altro...l'Unico nel quale non si scompare, ma ci si "realizza" nella pienezza totale.
"Nel rapporto con Cristo ambedue questi della personalità maschile trovano piena ragione d'essere: l'aspetto apostolico e quello protettivo.
In forza di essi l'uomo è pienamente se stesso e le relazioni umane e sociali si dispongono secondo giustizia e in maniera degna dell'uomo.
In ciascuno dei due aspetti della personalità umana maschile è, infatti, racchiusa l'autentica radice dell'amore, dell'altruismo, grazie a cui ogni individuo si trova in armonia con gli altri, con l'intera realtà umana".
San Giuseppe è stato pienamente uomo, pienamente se stesso: crescendo alla scuola di Gesù e di Maria (ma già per grazia divina, per "grazia di stato" legata al suo ruolo di padre e custode del Verbo Incarnato e Sposo di Maria Santissima), ha sviluppato sempre meglio questo duplice aspetto di paternità e protezione.
Così facendo ha realizzato in maniera totale questa "radice dell'amore, dell'altruismo" di cui scriveva il Papa.
Amore ed altruismo tali da accogliere la "sfida" del soprannaturale nella propria vita senza...domande, senza riserve...spendendosi sempre nel lavoro, nella fatica, nella donazione totale dell'io a Gesù e Maria.
Il tutto, in un "silenzio" che non è "scomparsa", ma "donazione totale" che vede il proprio io gettarsi nell'io dell'altro, dell'Altro, per una fusione interiore che ha veramente del sublime.
Anche noi, ciascuno nel proprio ruolo, tempo storico, sociale, è chiamato a seguire questa strada di amore ed altruismo.
Anche per noi è fondamentale imparare a donarsi all'altro e "tuffarsi" nell' Altro...l'Unico nel quale non si scompare, ma ci si "realizza" nella pienezza totale.
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