Per
la novena a San Giuseppe, quest'anno utilizzeremo un testo dell'allora
Karol Wojtyla, scritto quando era vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di
Cracovia e pubblicato su un settimanale polacco nel 1960.
Affidiamoci
al santo patriarca, deponiamo nelle sue mani le richieste di grazie che
ci stanno a cuore e soprattutto la nostra fede, affinché la preservi e
la fortifichi!
Buona novena a tutti!
Primo giorno:
il posto che diamo a San Giuseppe, fra le nostre devozioni personali
O Dio onnipotente,
che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione
alla custodia premurosa di san Giuseppe,
per sua intercessione concedi alla tua Chiesa
di cooperare fedelmente
al compimento dell'opera di salvezza.
AMEN
Da uno scritto di Mons. Karol Wojtyla:
"Le possibilità di interpretare la figura di san Giuseppe sono varie.
Conviene
rimeditare quanto vi intravedeva santa Teresa d'Avila, riformatrice
dell'ordine delle Carmelitane scalze nel sedicesimo secolo.
Il culto di san Giuseppe prima di lei non può considerarsi particolarmente vivo e attivo: in ogni caso, lo era meno, per esempio, di quello di san Giovanni Battista o degli Apostoli.
Santa
Teresa fu capace di scorgere appieno il nesso speciale di questa figura
con tutto lo stile di vita contemplativo di cui ella era una splendida
espressione".
Queste
parole di Mons. Wojtyla danno a tutti i cattolici l'opportunità di
riflettere sul posto che San Giuseppe occupa nella propria vita
spirituale ed in particolar modo fra le devozioni private.
Se amiamo Gesù non possiamo non amare, oltre che Sua Madre Maria, anche il fedele custode di Nostro Signore, cioè San Giuseppe.
Si
nota invece, molto spesso, che accade a livello personale quello che si
verificava a livello pubblico al tempo di Santa Teresa d'Avila: si
coltiva spesso la devozione a svariati santi, ma si lascia un po'
nell'oscurità questo grande patriarca, che Dio elevò al sommo onore di
essere chiamato PAPA' da Gesù...
Proviamo
ad operare sull'esempio di Santa Teresa d'Avila: riscopriamo -nella
nostra vita di fede- il nesso fra San Giuseppe ed il personale progresso
spirituale.
Non
tutti sono chiamati alla vita di clausura, ma il Signore desidera che
tutti giungano all'unione interiore con Lui...con modalità differenti, nello
stato proprio che può essere quello di celibi, di sposati,
consacrati.
Invochiamo
allora quotidianamente il soccorso e la protezione di San Giuseppe e
proviamo a sentirlo nostro custode, come lo fu di Gesù.
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