In un tempo in cui l'istituizione del matrimonio è messa in crisi sul piano politico e sociale e non di rado, anche tra molti fedeli cattolici vige la regola del "relativismo" che svilisce l'importanza dell'unione sacramentale delle nozze tra uomo e donna, tornano ad essere attualissime le parole di Papa Paolo VI, che spingono a riflettere sul progetto iniziale di Dio che "maschio e femmina li creò" (Gn 1,27) per essere "un'unica carne" (Gn 2,24) nell'unione da Lui benedetta.
Meditiamo e non abbiamo paura di difendere il matrimonio tra uomo e donna e, soprattutto, il Sacramento istituito da Gesù, che porta a compimento il progetto dell'Antica Alleanza!
(stralci da un'allocuzione di Paolo VI al movimento "Equipes Nostre-Dame" del 4 maggio 1970)
"In questa grande impresa del rinnovamento di tutte le cose in Cristo, il matrimonio, anch'esso purificato e rinnovato, diviene una realtà nuova, un Sacramento della nuova Alleanza.
"In questa grande impresa del rinnovamento di tutte le cose in Cristo, il matrimonio, anch'esso purificato e rinnovato, diviene una realtà nuova, un Sacramento della nuova Alleanza.
Ed ecco che alle soglie del Nuovo Testamento, come già all'inizio dell'Antico, c'è una coppia.
Ma, mentre quella di Adamo ed Eva era stata sorgente del male che ha inondato il mondo, quella di Giuseppe e di Maria costituisce il vertice, dal quale la santità si espande su tutta la terra.
Il Salvatore ha iniziato l'opera della salvezza con questa unione verginale e santa, nella quale si manifesta la Sua onnipotente volontà di purificare e santificare la famiglia, questo santuario dell'amore e questa culla della vita.
Da allora tutto è trasformato".
Nessun commento:
Posta un commento