GIUSEPPE, UNA PATERNITA' NELLA VERGINITA' - di Domenico Marafioti S.I, - seconda parte -


Prosegue la pubblicazione di un articolo dedicato a San Giuseppe, edito nel 2009 sulla rivista dei Gesuiti "Il Gesù Nuovo". 
Qui trovate la prima parte.



San Giuseppe con Bambino, Parma

GIUSEPPE, UNA PATERNITA' NELLA VERGINITA' di Domenico Marafioti S.I.


Gli antichi hanno immaginato Giuseppe come un vedovo, ormai avanti negli anni, che è stato scelto dal sommo sacerdote come sposo per Maria, perché il suo bastone è miracolosamente fiorito come la verga di Aronne (cf. Nm 17,17-24).
Volevano cercare una spiegazione comprensible per la perpetua verginitàdi Maria, e avere una risposta verosimile al probema dei "fratelli" di Gesù (cf. Mt 12,46; 13,55).
Che un uomo vecchio osservi la castità e non abbia rapporti coniugali è facilmente ammissibile; e avendo avuto figli dal precedente matrimonio, non c'è nulla di strano che questi vengano chiamati "fratelli" di Gesù, visto che lui stesso era figlio adottivo di Giuseppe.
Con questo sistema i vangeli apocrifi, in particolare il Protovangelo di Giacomo e il Vangelo dello pseudo - Tommaso, hanno trovato una soluzione alla difficoltà di comprendere il mistero della verginità di Maria e di Giuseppe.
Ma questa ricostruzione  dei fatti non trova nessun riscontro nei Vangeli veri, e perciò va abbandonata.
E' possibile infatti seguire il racconto degli evangelisti in maniera più semplice e accettare la straordinaria scelta della verginità di Maria e fi Giuseppe.
Essi hanno fatto una scelta eccezionale, perché sono entrati in contatto col più straordinario evento della storia: l'incarnazione del Verbo, dove Dio si fa uomo per divinizzare l'uomo e introdurlo nella vita di Dio.
Già S. Ambrogio avvisava di non rimanere legati al corso normale delle cose umane quando si parla di Gesù, di Maria e Giuseppe, e perciò di non cercare il corso della natura dove tutto avviene al di sopra della natura, perché siamo di fronte all'opera del Creatore della natura.
Gesù, che ha proposto la verginità per il Regno, e l'ha vissuta per mostrare come si vive nell'eternità, poteva bene suscitare lo stesso desiderio nelle persone a Lui più vicine, Maria e Giuseppe.
In realtà questo ha capito la grande tradizione cristiana, e questo è chiaramente comprensibile leggendo i vangeli con occhi semplici.
Ma la grandezza di Giuseppe non sta solo qui.
C'è un vero itinerario spirituale di fede, in cui i normali progetti di un giovane s'incontrano con il disegno di Dio, e la volontà divina conosciuta fa cambiare scelte di vita per accogliere e seguire la vocazione ricevuta.
Così Giuseppe è invitato a una progressiva conversione per entrare nel progetto di Dio su di lui.
In questo cammino interiore egli accetta di passare dal desiderio di sposarsi e farsi una famiglia alla scelta della verginità accanto a Maria; e a passare, quando Maria diventa la madre di Gesù, dalla verginità alla paternità spirituale, per ricuperare in questo nuovo tipo di paternità tutti gli elementi familiari e sociali della normale paternità umana, realizzando se stesso come persona nell'amore.
Stampa il post

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

«Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001»