NOVENA A SAN GIUSEPPE: Nono giorno – Educatore alla contemplazione

(Da Giuseppe siamo noi di Johnny Dotti e Mario Aldegani, San Paolo, 2017, pp. 82-84)
Si precisa che nel libro Giuseppe viene chiamato Youssef)

 «Delle qualità di padre e di educatore di Giuseppe direttamente noi non sappiamo quasi nulla. Conosciamo abbastanza bene, però, dal Vangelo, il figlio che lui ha cresciuto. E forse non è troppo azzardato, soprattutto per noi pensare che il suo silenzio troverà l'eco più nitida proprio nelle parole audaci e liberanti di Gesù: "Beati i poveri, i miti, i misericordiosi, gli uomini di pace, i perseguitati". Come non vedere in quelle parole il ritratto di chi lo aveva accolto, difeso, fatto crescere, amato e, in fondo, reso felice nella vita? E ancora: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli" (Mt 11,25-26). Di chi parlava Gesù se non anzitutto di quell'abbà terreno, di cui aveva sentito battere il cuore quando lo sollevava al suo petto e gli insegnava ad esultare nello spirito per l'Abbà del cielo, fonte del suo mistero? Il biblista padre Giuseppe Danieli ci regala al riguardo una considerazione bellissima: La Parola di Dio non ha conservato nessuna frase di lui. Ma se noi nella preghiera gustiamo talvolta la felicità di appartenere all'Eterno come figli, nonostante la nostra indegnità e se, commossi per la grandezza di questo amore, lo invochiamo anche noi, come faceva Gesù, Abbà, Papà, Babbo, allora sarà giusto, io penso, esprimere qualche ringraziamento a Giuseppe. Perché in quel modo di parlare a Dio, viviamo un atteggiamento di fede che ci viene da Gesù, ma che per Gesù ebbe inizio proprio da Giuseppe: da come lo amò, lo educò e lo fece crescere davanti a Dio e davanti agli uomini". Youssef ha educato Gesà alla contemplazione e alla preghiera, di cui troviamo tante tracce nel Vangelo; al gusto di una solitudine cercata senza paura perché abitata da volti, da storie e, soprattutto, dal volto del Padre».



PREGHIERA A SAN GIUSEPPE
A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo, 
e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua santissima sposa. 
Per, quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all'Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, 
e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, 
con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, 
e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni. 
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, 
l'eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, 
che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte 
la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio 
dalle ostili insidie e da ogni avversità; 
e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, 
affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, 
piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo. 
Amen
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