(Gianni Gennari, La Santa Crociata in onore di San Giuseppe, marzo 2021, pp. 16-17)
San Giuseppe da 150 anni proclamato "patrono" della Chiesa universale... Una ovvietà? Niente affatto! Tutti i santi hanno un loro posto nella protezione della Chiesa in cui hanno vissuto e hanno resa visibile la luminosità della loro vita esemplare, eppure non sono patroni della Chiesa universale. Possono essere patroni di questo o quell'altro figlio della Chiesa che si affida alla loro protezione in questa vitae nell'ingresso alla vita eterna.
Giuseppe è diverso, non solo da 150 anni e per volontà di Pio IX.
Solo lui ha quel titolo: un santo unico! Quando recitiamo pregando "Dio sia benedetto..." invochiamo la realtà di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, poi quella di Maria e quella del solo san Giuseppe, detto "castissimo sposo di Maria". In qualche modo è come se da sempre si riconoscesse in preghiera che nella immensità del Dio trinitario accanto a Maria vergine e madre di Dio in Gesù Cristo, ha titolo di rievocazione anche Giuseppe, "padre putativo" (Lc 3,23) di quel "Figlio", realistico "patrono" di Lui, e quindi patrono anche del Corpo Mistico di Cristo, cioè della Chiesa universale.
Un posto unico guadagnato sul campo. Giuseppe, quindi, definito "uomo giusto", venerato in tutte le chiese cristiane, dichiarato patrono della Chiesa cattolica, cioè patrono universale l'8 dicembre 1870 dal beato Pio IX. Lui con Maria e suo figlio, Gesù, indicati come Sacra Famiglia.
Il suo mestiere terreno era una realtà plurale: nel testo greco, "tekton", dice falegname, ma anche muratore, ma anche fabbro e tante altre cose, tutte faticose e pesanti. Talora a qualcuno è venuto in mente di chiamarlo "imprenditore", ma la realtà dei fatti – pensiamo al viaggio disagiato che giunge fino a Betlemme, e che si conclude nella "grotta", in quel "freddo e gelo" dovuto ad "averci tanto amato" – dice ben altro.
"Promesso" sposo, il giovane Giuseppe, a quella Maria, giovane e amata, figlia di Gioacchino e Anna... E quella promessa a un certo punto diventa "dramma". Lei si è allontanata per tre mesi per assistere la cugina incinta, e quando torna ha qualcosa di "nuovo", e terribile, per il giovane che è stato in attesa del suo ritorno: anche lei in attesa...
È bastato uno sguardo... Sorpresa, delusione, minaccia... Che fare?
Lei non parla... Lui penserebbe di farsi da parte e di "rimandarla" ai suoi... Ma ci pensa qualcuno Altro.
Il sogno più grande mai avuto da una creatura umana, quello di Giuseppe che resta sposo, ma diventa anche "patrono": di MAria e dell'Annunciato.
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