IL TEMPO DELLA VITA PER CONOSCERE MEGLIO LO SCRIGNO DI UNA PERENNE PATERNITÀ - seconda parte

(Gianni Gennari, La Santa Crociata in onore di San Giuseppe, marzo 2021, p. 17)


Questi i fatti: sono passati tre mesi per Maria, i tre mesi nei quali ha assistito Elisabetta e dopo altri sei mesi, nel viaggio per il censimento verso Betlemme, arriva quella nascita che è inizio di salvezza per il mondo intero.
Una catena di date... Nella tradizione liturgica della Chiesa quelle che ricordano i fatti sono sincronicamente collegate: 25 marzo l'annunciazione. Elisabetta è al sesto mese e dopo 3 mesi, il 24 giugno nasce Giovanni Battista, e dopo altri 6 mesi, il 25 dicembre nasce Gesù.
E Giuseppe? Nella tempersta ha sofferto, ha deliberato una misura mite, umile e carica di bontà senza pretese di orgoglio turbato, poi ha sognato, ha saputo e ha creduto. Da quel momento la sua nuova vita: patrono di Maria, patrono di Gesù, patrono di tutti i padri umani, e 150 anni orsono patrono unico della Chiesa universale: una bella missione.
Giuseppe, dunque, e Gesù tra le sue braccia, mentre Maria fa quello che tutte le mamme fanno per i loro bimbi. In due: insegnare a camminare, insegnare a parlare, insegnare a scrivere, insegnare a lavorare il legno, e così via. A 12 anni lui legge nella Sinagoga, ed è l'annuncio che lo riguarda...
Era ancora vivo, GIuseppe, quando Lui inizia la sua missione apertamente: lo dicono "figlio del fabbro", e "fabbro lui stesso". Poi sparisce... sul Golgota non appare... Vivo nella venerazione di secoli... E dopo 19 secoli ci pensa Pio IX: patrono universale...
Lo dicono "glorioso" e lui non si vanta mai...
Vive nella devozione di secoli... dal 1879 – tempi difficili, vero? – Patrono della Chiesa universale...
E mi permetto di ricordare che 6 anni dopo, attorno al 1876 una bimba di 3 anni era data per moribonda dai medici, in un paesino della Normandia francese... Altri fratellini l'avevano preceduta nella morte, e la mamma, disperata, si buttò in ginocchio davanti all'immagine del nuovo "Patrono universale", affidandogli la vita di Teresa. E la piccola guarì: si chiamava Teresa Martin, oggi Santa Teresa di Lisieux, Dottore della Chiesa, patrona, lei, di tutte le Missioni, della Francia e di chissà quante altre cose, salvata dalla fede di una madre, la sua, in Giuseppe, allora da soli 6 anni "Patrono" della Chiesa universale.
E così: protetti tutti!

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