1. La forza del silenzio
Non chiede spiegazioni, non obbietta, si fida, crede e agisce. Senza tante parole. È intelligente, capisce il disegno e lo esegue. Un silenzio grazie al quale Giuseppe, all’unisono con Maria, custodisce la Parola di Dio. Nel silenzio e nella tranquillità della notte, gli angeli gli parlano.
Ricordati che il silenzio è la lingua di Dio.
2. L’umiltà
Oggi ringrazia chi pulisce il marciapiedi dove passi.
3. La vera paternità
Padri non si nasce, lo si diventa. Tutte le volte che qualcuno si assume la responsabilità della vita di un altro, in un certo senso esercita la paternità nei suoi confronti. Essere padri significa introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà. Non trattenerlo, non imprigionarlo, non possederlo, ma renderlo capace di scelte, di libertà, di partenze.
Oggi dì un sincero «Ti voglio bene» al tuo papà. Ovunque sia.
4. Il coraggio
Giuseppe è solido, determinato e ci insegna che, in mezzo alle tempeste della vita, non dobbiamo temere di lasciare a Dio il timone della nostra barca. Giuseppe non è un uomo rassegnato passivamente, non cerca scorciatoie, ma affronta “ad occhi aperti” quello che gli sta capitando, assumendone in prima persona la responsabilità.
Oggi affronterai un problema che rimandi da troppo tempo.
5. Il lavoro
San Giuseppe era un costruttore. Egli è il vero “miracolo” con cui Dio salva il Bambino e sua Madre. Il Cielo interviene fidandosi del suo coraggio creativo e del suo lavoro quotidiano per mantenere la sua famiglia.
Benedici il tuo impegno quotidiano.
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