
Ecco cosa scrisse nel suo manoscritto autobiografico, "Storia di un'anima", riferendosi ad un viaggio che affrontò quando era adolescente, e per il quale nutriva timori, dovendo uscire dal "sicuro" ambiente familiare, per avventurarsi all'estero:
"Pregai anche S. Giuseppe di vegliare su di me; fin dalla mia infanzia avevo per lui una devozione che si fondeva con l'amore per la Madonna.
Ogni giorno recitavo la preghiera: O San Giuseppe, padre e protettore dei Vergini; perciò fu senza timore che intrapresi il mio lontano viaggio: ero protetta così bene che mi sembrava impossibile aver paura".
In realtà, la testimonianza scritta della santa carmelitana sulla sua devozione a San Giuseppe, non si concentra solo in queste poche parole.
Vi sono molti altri riferimenti nei suoi testi, non solo nella sua opera più conosciuta, ma anche in molte poesie e pie ricreazioni, composte per varie occasioni di festa del Carmelo di Lisieux, dove ella trascorse la sua vita religiosa.
Eccone uno!
A SAN GIUSEPPE, NOSTRO PADRE
1
Trascorsa in povertà, o Giuseppe,
è l'ammirabile tua vita:
ma la bellezza di Gesù
ma la bellezza di Gesù
e di Maria tu contemplavi.
Ritornello
Giuseppe, Padre tenero,
proteggi il tuo Carmelo
e ai tuoi figli in terra
la pace dà dal Cielo!
2
Nella sua infanzia molte volte
il Figlio di Dio, gioiosamente,
a te obbediente e remissivo
sul cuore tuo ha riposato.
3
Or come te in solitudine
noi serviamo Maria e Gesù:
solo badiamo a compiacerli
e non bramiamo niente più.
4
Santa Teresa. nostra Madre,
ti supplicava con amore,
e ci assicura che pregandoti
da te fu sempre esaudita.
5
Dopo l'esilio in questa vita
soave la speranza abbiamo
che, con la nostra cara Madre,
a te verremo, o San Giuseppe.
Ultimo ritornello
Guarda, o Padre tenero,
l'amato tuo Carmelo.
Dopo il terreno esilio
radunaci nel Ciel.
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