Quarto giorno:
sull'esempio di S. Giuseppe, fissiamo Gesù al centro del nostro cuore
O Dio onnipotente,
che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione
alla custodia premurosa di san Giuseppe,
per sua intercessione concedi alla tua Chiesa
di cooperare fedelmente
al compimento dell'opera di salvezza.
AMEN
"Ultimamente la figura di san Giuseppe artigiano è penetrata talmente nella Liturgia che ha persino quasi velato l'idea che, assieme al culto della paternità di san Giuseppe nella Famiglia di Nazaret, faceva vedere in lui il protettore e, in un certo modo, il padre di tutta la Chiesa.
Colui che fu, durante la sua vita terrena, il protettore del Cristo storico, ora, nella sua vita gloriosa, deve essere il protettore del Cristo mistico, cioè della Chiesa.
Questa magnifica idea della liturgia, collegata all'antica festa celebrata il mercoledì della seconda settimana dopo Pasqua e proseguita nell'ottava, idea così profonda e assieme così densa di chiaro significato teologico, ora è pressocché passata in secondo piano rispetto al ruolo sociale di san Giuseppe.
E' evidente che la Chiesa procede senza posa nella strada della interpretazione di questa figura e continuamente trova in essa ricchezze prima sconosciute o, meglio, non poste in luce.
Anche le diverse vicende dell'umanità influiscono a modo loro su questo processo".
Le feste liturgiche di San Giuseppe non sono più, secondo il nuovo calendario romano, feste di precetto.
Ma
questo non ci vieta di curare particolarmente la nostra devozione al
santo, con novene, meditazioni e partecipando alla Santa Messa.
Si
organizzano grandi cose in occasione del 1° maggio, ma sotto il profilo
della "festa civile"....perché, allora, noi cattolici, non possiamo
preparare più intensamente le ricorrenze legate al culto di San
Giuseppe?
Soprattutto nel momento storico-sociale attuale, in cui la fede è spesso smarrita per seguire altre "false divinità", la
figura di San Giuseppe ci ricorda che prima del benessere sociale,
prima della "sistemazione" fissa occorre piantare Gesù nel nostro cuore,
perché solo così potremo poi andare alla ricerca di tutto il resto, di
ciò che è un nostro diritto, di quanto può rendere lecitamente più
agevole la nostra vita quotidiana, di quanto possa darci una qualche
"sicurezza sociale".
Invochiamo
quindi il santo patriarca, affinché ci aiuti a ricordare il primato di
Dio nella vita umana, sicuri che a chi cerca prima il Regno dei Cieli,
tutto il resto sarà dato in sovrappiù!
Nessun commento:
Posta un commento