In occasione della festa di San Giuseppe lavoratore, nel 1969, il beato Paolo VI concluse la sua omelia (di cui posteremo in seguito un breve stralcio) con una preghiera dedicata al Santo Patriarca, invocando la sua protezione specialmente sui lavoratori, ma anche sulla Chiesa intera, sui poveri, sulle famiglie.
Facciamo nostre le sue parole, visto che in qualunque tempo e contesto storico purtroppo i problemi dell'umanità si mantengono quasi sempre inalterati e che il mondo d'oggi ci presenta nuove sfide sociali ed etiche da affrontare.
PREGHIERA A SAN GIUSEPPE
del beato Paolo VI
(1 maggio 1969)
O San Giuseppe, Patrono della Chiesa;
tu che, accanto al Verbo incarnato,
lavorasti ogni giorno per guadagnare il pane,
traendo da Lui la forza di vivere
e di faticare;
tu che hai provato l’ansia del domani, l’amarezza della povertà,
la precarietà del lavoro:
tu che irradii l’esempio della tua figura, umile davanti agli uomini
ma grandissima
davanti a Dio:
guarda alla immensa famiglia, che ti è affidata.
Benedici la
Chiesa, sospingendola sempre di più sulla via della fedeltà evangelica;
proteggi
i Lavoratori nella loro dura esistenza quotidiana,
difendendoli dallo
scoraggiamento, dalla rivolta negatrice,
come dalle tentazioni dell’edonismo;
prega per i Poveri, che continuano in terra la povertà di Cristo,
suscitando per
essi le continue provvidenze dei loro fratelli più dotati;
e custodisci la Pace
nel mondo, quella pace che sola può garantire lo sviluppo dei popoli, e in pieno
compimento delle umane speranze:
per il bene della umanità,
per la missione
della Chiesa,
per la gloria della Trinità Santissima.
Amen.
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