IL DONO INEFFABILE DELLA PATERNITÀ DI GIUSEPPE - prima parte

 (da Giuseppe lo chiamò Gesù, di Tarcisio Stramare, Portalupi editore, 2001, pp. 102-106)

 

«Non è raro incontrare l'espressione "grande sconosciuto", riferita sia allo Spirito Santo che a san Giuseppe. Si tratta evidentemente di un'attribuzione che si prefigge di richiamare e di sollecitare l'attenzione verso due soggetti non sufficientemente considerati.
All'errore di attribuire a san Giuseppe una paternità esclusa dal dogma e in opposizione a quanto affermato da Matteo: "Maria si trovò incinta per opera dello Spirito Santo", non è mancato di affiancarsi, per contrapposto, quello di attribuire la paternità di Gesù alla Santissima Trinità e più specificamente allo Spirito Santo. Contro questo errore vi è un esplicito intervento del Concilio Toletano XI: "Né tuttavia si deve credere che lo Spirito Santo sia Padre del Figlio, per il fatto che Maria ha concepito adombrata dallo stesso Spirito Santo: affinché non sembriamo affermare due padri del Figlio, che certamente sarebbe empio".
È proprio lo Spirito Santo che attribuisce il diritto della paternità di Gesù a san Giuseppe, come spiega sant'Agostino: "Ciò che lo Spirito Santo ha operato, lo ha operato in tutti e due. Essendo, disse, uomo giusto. Giusto, perciò, il marito, giusta la moglie. Compiacendosi nella giustizia di entrambi, lo Spirito Santo diede un figlio a tutti e due. Ma agendo in quel sesso che doveva partorire, fece in modo che nascesse anche per il marito. E così l'angelo dice a entrambi di imporre il nome al bambino, dichiarando l'autorità dei genitori".
Poiché, come osserva Origene, è lo Spirito Santo che "ha onorato san Giuseppe con il nome di padre", lo stesso Spirito Santo, non poteva non adornarlo in modo eminente di quelle qualità, l'amore e il dono, che sono indispensabili per costituire una paternità così singolare e che, d'altra parte, hanno talmente brillato in san Giuseppe, da rivelarne la divina sorgente, che è appunto lo Spirito Santo. Non deve meravigliare, dunque, che Giovanni di Cartagena scopra una sorta di "simpatia" tra lo Spirito Santo e san Giuseppe: "Essendo lo Spirito Santo il cuore di Dio, certamente dicendo che Giuseppe era un uomo secondo il cuore di Dio, è come se dicesse che cercò un uomo conforme allo Spirito Santo e, se è lecito esprimersi così, avente in qualche modo una certa simpatia con lui. Perché non sembri parlare senza fondamento, considerate innanzi tutto che come lo Spirito Santo in quella Trinità celeste è la terza Persona secondo l'origine, così in questa trinità terrena di Gesù, Maria e Giuseppe, costui rivendica per sé il terzo posto secondo l'ordine della dignità; e come lo Spirito Santo allo stesso modo del cuore è fonte e sorgente della vita e di tutti gli spiriti vitali, per mezzo dei quali il corpo è animato e vive, così Giuseppe nutrendo e sostentando il Bambino Gesù si è mostrato principio della sua vita e di tutti gli spiriti vitali, che si diffondenvano attraverso le varie arterie del suo corpo".
Lo stesso teologo giunge ad affermare che "Giuseppe rappresenta la Persona dello Spirito Santo, perché come egli è l'amore del Padre e del Figlio, lo Sposo delle anime, e il Paraclito e il consolatore, così il beato Giuseppe amava ardentissimamente la Madre e la Prole ed era la consolazione e la gioia di tutta la Sacra Famiglia". 

Stampa il post

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

«Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001»