"San Giuseppe, dopo la Vergine santa, fu il primo e più perfetto adoratore di nostro Signore. Egli lo adorava con una umiltà più profonda che tutti insieme gli eletti. Egli lo adorava con più purezza che non gli angeli stessi. Egli lo adorava con un amore quale nessuna creatura angelica o umana non ebbe né mai avrà per Gesù.
Egli lo adorava con una devozione uguale all'amore.
Quanto dovette essere glorificato il Verbo incarnato dalla adorazione della Vergine e di san Giuseppe, compensatrice dell'indifferenza e della ingratitudine degli uomini!
San Giuseppe adorava il Verbo incarnato in unione con la divina Madre, in unione a tutti i pensieri, a tutti gli atti d'amore, di adorazione, di lode di Gesù stesso verso il Padre e in unione all'amore suo verso gli uomini, per i quali si era incarnato. L'adorazione di san Giuseppe seguiva il mistero presente ed attuale; di tale mistero egli seguiva la grazia, lo spirito e la virtù.
Nell'incarnazione egli adorava l'annientamento del Figlio di Dio; adorava la sua povertà a Betlemme; a Nazareth il silenzio, la debolezza, l'obbedienza, le sue virtù di cui aveva pienissima cognizione, di cui sapeva l'intenzione e il sacrificio all'amore e alla gloria del suo celeste Padre".
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