NOVENA A SAN GIUSEPPE - terzo giorno


«Doveva avere un’autorità straordinaria. Poi, la povertà...; erano poveri, ma erano poveri relativamente. Mi permettete che vi dica che essere padrone di un somarello a quell’epoca doveva essere prova di una certa agiatezza? In altre parole, san Giuseppe lavorava per mantenere bene una casa... Era come disporre di una utilitaria – non so come la chiamate qui –, un’auto di poco prezzo. Così è. Un somaro è stato il trono di Gesù a Gerusalemme, però... a noi sembra molto modesto». (san Josemaría Escrivá).


* Signore, la vera povertà consiste nel distacco da ciò che abbiamo: aiutaci a possedere le cose senza esserne posseduti!
* Fa' che, sull'esempio di san Giuseppe, lavoriamo per il bene delle nostre famiglie, e aiutaci perché non manchi mai il necessario a quanti amiamo.
* Insegnaci, per intercessione di san Giuseppe, a non ricercare ciò che è costoso, lussuoso, a non essere attratti dalle mode del momento, ma a saper fare buon uso delle cose utili per la vita di ogni giorno.


AVE GIUSEPPE, figlio di Davide,
uomo giusto e verginale, la Sapienza è con te,
tu sei benedetto fra tutti gli uomini e benedetto è Gesù,
il frutto di Maria tua sposa fedele.
San Giuseppe, degno Padre e protettore di Gesù Cristo
e della Santa Chiesa,
prega per noi peccatori e ottienici da Dio la divina Sapienza,
adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen! 

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