NOVENA A SAN GIUSEPPE - Sesto giorno: Giuseppe, uomo educatore

«Caro Giuseppe, non hai aperto bocca, non un lamento, non l’espressione di un parere, una richiesta di chiarimento. Hai risposto solo con l’obbedienza: ogni volta che hai ricevuto la visita dell’angelo ti sei alzato, hai preso con te il Bambino e sua Madre. E ancora oggi sei silenzioso di fronte a questa storia che è la nostra storia e che ti ha visto protagonista fondamentale ed insostituibile.
Anche oggi non parli.
Non parli eppure insegni e lo fai con tutta la discrezione che ti è propria.
Non ti metti in cattedra, ma ci offri con tutta l’eloquenza della vita, delle scelte, il tuo donarti, il tuo obbedire, il tuo amare, il tuo educare.
In quegli anni nascosti di Nazaret sei stato tu ad insegnare a Gesù la fatica e la gioia di lavorare con le proprie mani e di metterci dentro il cuore. Gli hai insegnato i canti della sinagoga, i gesti della preghiera, gli hai mostrato, tu padre tenero, accogliente, coraggioso e creativo, il volto del Padre amato al quale anche tu ti rivolgevi con fiducia. Forse proprio i tuoi silenzi, insieme alla quiete meditativa di Maria, hanno insegnato a Gesù l’attitudine orante, quell’attitudine che rende capaci di annunciare il Regno, di operare il bene, di percorrere la propria strada fino alla croce.
Grazie Giuseppe, perché proprio tu hai insegnato le parole alla Parola, a quella Parola che ha cambiato la storia. Insegna anche a noi oggi ad amare il Bambino e sua Madre, insegnaci la tua paternità dolce e premurosa, a non venir meno all’obbedienza anche quando non ne capiamo il senso, ad usare creatività e ad osare audacia nel ricercare vie inedite di carità e di misericordia».

(padre Giuseppe Moroni, Omelia)

San Giuseppe, sposo di Maria, 
tu hai impiegato tutte le tue forze a nutrire e ad educare Gesù, 
questo bambino che Dio ti ha affidato. 
Insegnaci come educare i nostri figli con amore e serietà, 
con intelligenza e tatto. 
Trasmettici la calma e la pazienza 
che bisogna dimostrare davanti alle loro debolezze. 
Dacci la saggezza e la forza di intervenire accanto a loro 
come si deve e quando ce n'è bisogno. 
Rendici capaci di risvegliare la fede,
trasformaci in genitori che pregano con i loro bambini 
e che camminano con loro verso il Regno.
Amen. 
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