«“Tibi
silentium laus”. Il silenzio è la tua lode. Che può mai fare l’uomo
davanti all’infinita maestà di Dio? Può soltanto tacere, stupito.
Dionigi l’Areopagita dice che quando una cosa oltrepassa il nostro
concetto, e non si può esprimerla in parole, si tace.
Sant’Ambrogio afferma che la cosa più conveniente ai misteri della
nostra fede è quella di meditarli in silenzio. Questo silenzio interiore
unisce l’anima a Dio che è l’unico principio della sua purezza,
santità, forza e perfezione. Questa virtù ha vari gradi di perfezione,
più è perfetta e più Dio agisce nell’anima con ispirazioni così suadenti
che ella si lascia condurre fiduciosamente da Lui. E così, fissa in
Dio, perde l’attenzione a se stessa; ed è come il ferro nel fuoco che si
confonde con esso.
Nel silenzio interiore l’anima, anche occupata esteriormente da mille
impegni, cessa di parlare, di vedere e di udire e anche se svolge molte
opere buone è immersa in Dio e tutto opera per Lui solo, per la sua
gloria, perché il suo Amore sia conosciuto e amato.
È questo silenzio interiore la forza segreta dei santi e, in primo
luogo, di colui che è stato santificato dalla presenza stessa di Gesù:
San Giuseppe. La sua vita ci insegna che non è il fare che precede
l’essere, ma è il come noi siamo interiormente che formerà le nostre
azioni esteriori.
Ciò che conta è come noi siamo interiormente e non ciò che facciamo.
Questo è talmente vero che ben lo sanno tutti coloro che, pur dandosi a
mille opere buone, si sentono affaticati ed oppressi interiormente.
Talvolta anche svuotati.
Perché chi si occupa di fare molte opere buone e sante si debilita, si
svuota, se gli manca la preghiera. Ed il silenzio interiore è la
condizione della preghiera ed è preghiera esso stesso».
(Giovanni Sabatini, Sito internet della casa madre dei Salesiani)
PREGHIERA A SAN GIUSEPPE
O Giuseppe dolcissimo, Padre amorevole di chi in te si confida,
oggi e sempre mi affido al tuo Cuore, “tutto” di Cristo Gesù e di Maria.
Insegnami l’abbandono nella Provvidenza, il tesoro del silenzio,
la totale sottomissione e donazione a Dio.
Riempimi della tua “passione” per Gesù, della tua tenerezza per Maria.
La tua mano mi conduca nei sentieri di Cristo,
perché possa vivere in pienezza il mio battesimo.
Ottienimi la grazia di essere il consolatore di chi piange,
il sostegno di chi è solo, la guida che indica la via del Vangelo.
Proteggimi dagli attacchi del maligno,
sii tu lo scudo sicuro nelle tentazioni
e accoglimi per sempre nel tuo cuore di padre
con quanti a me si raccomandano particolarmente per (…).
Tutto, o dolce Giuseppe, per la gloria del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo.
Amen.
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