STORIE LUMINOSE DEL PATRIARCA - Seconda parte

 (Lorenzo Cappelletti, La Santa Crociata in onore di San Giuseppe, febbraio 2022, p. 25-26


La seconda vetrata raffigurante san Giuseppe in figura stante (cm 220x130), senza più alcun bastone fiorito, è quella sovrastante la piccola cappella all'inizio della navata sinistra della Basilica che ne accoglie la statua. Pur non essendo datata, in base allo stile si potrebbe assegnare agli anni Sessanta/Settanta del secolo scorso; e potrebbe essere opera della stessa Bottega Giuliani, dove continuavano a operare le figlie di Giulio Cesare, Maria Letizia e Laura Giuliani.
Si tratta di opera che ha alcuni tratti compositivi e iconografici simili all'altra, che sicuramente è stata tenuta presente tanto nei colori del manto (dorato) e della veste (purpurea) di san Giuseppe, (volutamente più poveri di quelli indossati dal santo nella vetrata più antica), quanto nell'arcuata cornice floreale dove campeggiano dei gigli. San Giuseppe, però, qui sfonda il contorno della cornice, sovrastando in figura gigantesca la cupola di S. Pietro (simbolo della Chiesa che egli protegge), e non è presentato, ma invocato attraverso nove delle litanie a lui dedicate; innanzitutto quella, scritta su un cartiglio retto da due angeli inginocchiati ai suoi piedi: Sancte Joseph protector S[anctate] Ecclasiae o[ra] pro n[obis]; e poi, altre, scritte in cartigli intrecciati coi gigli della cornice: Custos virginum (Custode dei vergini); Exemplar opificum (Modello dei lavoratori); Amator paupertatis (Amante della povertà); Speculum patientiae (Specchio di pazienza); Familiarum columen (Sostegno delle famiglie); Solatium miserorum (Consolazione dei miseri); Spes aegrotantium (Speranza dei malati); Patrone morientium (Patrono dei morenti).
Questa seconda vetrata perorante l'intercessione di san Giuseppe, a cui il Santo risponde con un gesto di generosa elargizione, vuole essere più scarna e angolosa dell'altra; e lo è, oltre che per lo stile, grazie anche a uno schema compositivo basato sul numero tre. Tre sono infatti gli angeli, tre e di tre diversi colori le cornici concentriche del nimbo, nove i cartigli delle litanie. Diversa iconografia e diversa sensibilità artistica.

Stampa il post

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

«Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001»