Sull'asinello che avanza…
Non c'è Gesù, non Maria,
ma tanta legna pesante:
a che servirà?
Giuseppe lo sa.
La guida l'umile bestia
con passo calmo e sereno,
poi ogni tanto un sorriso
all'asino che è stanco davver.
Giuseppe lo rincuora, disseta ed accarezza,
gli dice: “Su, coraggio...
vedrai la sorpresa
che avrai!”
Il passo forse e più
stanco,
il fiato si fa più
grosso,
ma il cuore dell' asinello
è pieno d'amor,
di gioia e di stupor.
Giungono a una capanna,
povera e umida,
ma c'è il Signore del mondo
con la Mamma sua:
che luce che c'è!
Giuseppe se li
abbraccia,
poi dice all'asinello:
“Hai visto come è bello?
Lo sai che l'hai fatto per Lui?"
E l'asinello stremato
vede attizzare un bel fuoco
con quella legna
portata
sul suo groppon,
con sforzo ed amor.
C'è ricompensa più grande
di quello sguardo del Bimbo
che anche Lui sembra dirgli:
«L’hai fatto per Me!
Sì, ho bisogno di te!»?
l'amore ha messo l'ali all'umile asinello:
«Cos'è mai la fatica, se questo consola
il tuo Cuor?».
e l'asinello
più tardi,
portando il Re osannato,
riceverà in dono il mistero
di quell'umiltà
che piace al gran Re.
Gli occhi Suoi belli diranno
quel che Gli brucia nel cuore
e capirà l'asinello che per tanto amar
basta aprirsi all’amor!
(Una Carmelitana)
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