(dalla rivista Sacro Cuore, marzo 2010, p. 18)
La profondità della spiritualità di san Giuseppe brilla sempre più ai nostir occhi mano a mano che comprendiamo l'infinita ricchezza di grazia che pervade la casa dove con lui vivono nientemeno che il Figlio di Dio fatto uomo e sua Madre, la creatura più innamorata di Dio che sia mai esistita. Non è possibile trovare un esempio migliore di intreccio tra la normalità di una semplice vita familiare e la spiritualità impegnata a vivere costantemente alla presenza di Dio.
Quale amore tra Maria e Giuseppe
Gli evangelisti, pur affermando chiaramente che Gesù è stato concepito per opera dello Spirito Santo e che in quel matrimonio è stata conservata la verginità (cfr. Mt 1,18-24; Lc 1,26-34), affermano altrettanto chiaramente che Giuseppe è lo "sposo" di Maria e Maria "sposa" di Giuseppe (cfr. Mt 1,16.18-20.24; Lc 1,27; 2,5).
Secondo la consuetudine del popolo ebraico, il matrimonio si concludeva in due tappe: prima veniva celebrato il matrimonio legale (vero matrimonio), e solo dopo un certo periodo, lo sposo introduceva la sposa nella propria casa. La prima fase, il fidanzamento, è deciso da Giuseppe, secondo le consuetudini del tempo, accettate anche da Maria.
Prima di vivere insieme con maria, Giuseppe quindi era già il suo "sposo"; Maria però, conservava nell'intimo una relazione con Dio, fatta di preghiera e contemplazione che le aveva consentito da sempre di far dono totale di sé esclusivamente a Dio. Poi avviene il fatto imprevedibile, l'Annunciazione: da quel momento Maria sa che deve realizzare il suo desiderio di donarsi a Dio in modo esclusivo e totale proprio divenendo madre del Figlio di Dio. In qualche modo Maria rinuncia ai suoi progetti, al modo che le aveva previsto per donarsi a Dio, e accetta il piano che Dio le rivela: tutta donata a Dio e quindi vergine, tutta donata a rendere possibile la salvezza agli uomini e quindi madre. 0 una vocazione nuova abbastanza misteriosa anche per Maria, e tanto più, per Giuseppe.
Progetto umano e proposta di Dio
Giuseppe che la ama, anche perché ha intuito le ricchezze spirituali del cuore di Maria, ha già reso stabile la sua decisione con la cerimonia del fidanzamento. Si prepara a portarla in casa sua, ma vedendo i sengni incipienti della maternità, rimane sconcertato e combattuto tra due sentimento. Un amore sempre più grande che certamente è frutto anche della presenza di Dio stesso vivente nel grembo di Maria, e la legge umana che chiede di denunciare la violazione di quel patto matrimoniale che è già iniziato con il fidanzamento.
Ma l'evangelista Matteo, con il racconto dell'Angelo che quattro volte "annuncia" a Giuseppe cosa deve fare, ci fa sapere che quello stesso Dio che ha scelto Maria come Madre del Figlio incarnato, ha scelto anche Giuseppe come "sposo" per Maria. Anche a Giuseppe viene rivelata la sua vocazione: il progetto di Dio che sconvolge i suoi piani iniziali e gli chiede di donarsi totalmente a Maria per tutta la vita, e questo era appunto il desiderio di Giuseppe, ma accettando che Dio stesso abbia scelto Maria come "sposa". Chi altro al mondo ha avuto un consenso più autorevole al suo matrimonio?
Donazione totale
In definitiva Dio chiede a Giuseppe di essere protagonista di una storia che porta salvezza all'intero genere umano in cio l'artefice principale è sempre e solo Dio, ma nella quale a due creature privilegiate, Maria e Giuseppe, è chiesto di collaborare in modi diversi, ma con la totalità del loro amore. L'accettazione di questa vocazione da parte di ambedue, il loro vivere insieme, il loro impegno di accogliere il figlio Gesù, di educarlo, farlo crescere... fanno di loro una vera famiglia fondata sull'amore e costituita sulla volontà di Dio.
Il matrimonio con Maria è il fondamento giuridico della parternità di Giuseppe.
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