NOVENA A SAN GIUSEPPE - NONO GIORNO

Per la novena a San Giuseppe, quest'anno mediteremo sull'aspetto del silenzio, che tanto ha connotato la sua vita e la sua missione.

Affidiamoci al santo patriarca, perché ci insegni a essere, come lui, persone capaci di fare spazio a quel silenzio che non è "vuoto", ma pienezza, capacità di ascolto, accoglienza, operosità.
Buona novena a tutti!


Invochiamo l'intercessione di s. Giuseppe
O Dio onnipotente, 
che hai voluto affidare 
gli inizi della nostra redenzione 
alla custodia premurosa di san Giuseppe, 
per sua intercessione 
concedi alla tua Chiesa 
di cooperare fedelmente 
al compimento dell'opera di salvezza.

AMEN




Il silenzio dello stupore

«Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui» (Lc 2, 33).

Giuseppe, insieme a Maria, vivono lo stupore dell’ascolto della «voce del popolo che diventa la voce di Dio». Solo lo stupore conosce e solo lo stupore ci apre alla meraviglia dell’amore di Dio. Giuseppe, maestro del silenzio, c’insegni lo stupore davanti al creato, ad un bambino che piange, ad un malato che sorride, all’innamoramento di due sposi, all’amore di Dio sempre nuovo. Il grande scienziato Albert Einstein diceva: «Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere».

Infine, il grande teologo ortodosso Paul Evdokimov scrive che la nostra vita è tra il tempio e la strada, il silenzio e la parola, la solitudine e la comunità: «Gesù, “al mattino, essendosi alzato molto prima del giorno, uscì e se ne andò in un luogo deserto e là pregava”. Il “deserto” per gli asceti diviene interiore e significa la concentrazione dello spirito raccolto e silenzioso. È a questo livello, in cui l’uomo sa tacere, che si pone la vera preghiera e che l’essere è misteriosamente visitato. Paul Claudel osserva che il Verbo è il figlio adottivo del silenzio perché san Giuseppe percorre le pagine dell’evangelo senza pronunciare una sola parola. Per ascoltare la voce del Verbo si deve saper ascoltare il suo silenzio, soprattutto impararlo. L’esperienza dei Maestri è categorica: se non si sa far posto nella propria vita al raccoglimento, al silenzio, è impossibile giungere ad un grado più alto e poter pregare sulle piazze».

(Meditazione di Fra' Emiliano Antenucci, Fonte: L'Osservatore Romano)
Stampa il post

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

«Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001»