NOVENA A SAN GIUSEPPE - OTTAVO GIORNO

Per la novena a San Giuseppe, quest'anno mediteremo sull'aspetto del silenzio, che tanto ha connotato la sua vita e la sua missione.

Affidiamoci al santo patriarca, perché ci insegni a essere, come lui, persone capaci di fare spazio a quel silenzio che non è "vuoto", ma pienezza, capacità di ascolto, accoglienza, operosità.
Buona novena a tutti!


Invochiamo l'intercessione di s. Giuseppe
O Dio onnipotente, 
che hai voluto affidare 
gli inizi della nostra redenzione 
alla custodia premurosa di san Giuseppe, 
per sua intercessione 
concedi alla tua Chiesa 
di cooperare fedelmente 
al compimento dell'opera di salvezza.

AMEN



Giuseppe: colui che insegna il mestiere di vivere

L’ultima apparizione di Giuseppe avviene molto più avanti nel Vangelo, al cap. 13 di Matteo:

Terminate queste parabole, Gesù partì di là. Venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi. (Mt 13,53-58)

L’ultima funzione del padre che tutti noi sappiamo e gli riconosciamo è quello di insegnare il mestiere, anzi il mestiere di vivere! Giuseppe non è solo custode, non è solo colui che legge i segni della storia, ma è anche colui che insegna un mestiere, una professione, ma soprattutto trasmette il mestiere di vivere. Il padre è colui che permette di “rubare il mestiere”, attraverso la sua esperienza, le sue capacità, perché mediante queste insegna il vero mestiere che conta: il mestiere di vivere, la sapienza della vita. «Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare» (Mt 11,17b). Nel rapporto col padre umano Gesù ha ricevuto la forma umana della rivelazione del Padre che è nei cieli.

Ecco questa è la figura di Giuseppe di Nazareth come ci viene presentata dal Vangelo. E molti sono gli elementi ancora attuali oggi, per cui ringraziamo il Signore di aver avuto i nostri padri che sono stati in parte e in tutto come Giuseppe. Li ricordiamo con affetto. Per questo la figura di San Giuseppe è e rimane una figura importante nella nostra vita e nella Chiesa.

(Meditazione di Mons. Franco Giulio Brambilla, Fonte: Diocesi di Novara)
Stampa il post

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

«Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001»