P. Tomas aggiunge che "sono soprattutto le immagini del Santo quelle che meglio esprimono l'atteggiamento realista e umanissimo della Santa mistica, nella sua devozione. Le porta con sé nei viaggi, le regala ai monasteri poveri, facendole precedere dal lieto e solenne annuncio delle sue lettere. È in questo ambiente di devozione che fiorisce, spontanea a naturale, la leggenda del san José parlero, cioè il san Giuseppe delle confidenze. La Santa viene nominata Priora del monastero non riformato dell'Incarnazione, il monastero dei suoi primi anni di vita religiosa. La nomina provoca una fortissima reazione e violente divisioni fra le centoquaranta monache che lo popolano. Finalmente il P. Provinciale riesce a penetrare nella clausura per insediare la nuova Priora. In mezzo al frastuono delle proteste e al canto del Te Deum intonato dal gruppo favorevole, la Santa entra coro abbracciata ad una piccola immagine di san Giuseppe. Colloca nello stallo priorale un'immagine della Madonna, nel seggio della sottopriora la bella immagine di san Giuseppe, e sedutasi nel posto accanto pernde per la prima volta la parola. Poco dopo, tutto il monastero è in ordine. È san Giuseppe che rivela tutto! Dopo questo si racconta: Quando la Madre Priora torna da qualche sua fondazione, dopo mesi di assenza, va subito a visitare il san Giuseppe del coro e parla con lui... Quindi il buon san Giuseppe dello stallo sottopriorale riceve dalle suore il nomignolo di san José parlero".
Tale fioritura di devozioniin una persona come Teresa, che "aborriva cordialmente le devociones a bodas (le devozioni stolte), e che ormai aveva intrecciato rapporti diretti con la persona stessa del Santo, è la miglior prova del realismo e umanesimo teresiano, e delle vaste dimensioni che nella sua vita raggiungeva la devozione al glorioso Patriarca di Nazareth".
P. Tomas afferma che "con questi dati si può ben cogliere il senso profondo della testimonianza teresian su san Giuseppe e sull'efficacia del suo patrocinio: quanto la Santa ci dice, è cosa che lei sa per esperienza. Quale strana insistenza la sua nel dato sperimentale, quando interrompe la relazione della propria storia, per trasmetterci solennemente il suo messaggio su san Giuseppe". Dice infatti: Io vorrei persuadere tutti a essere devoti di questo glorioso Santo, per la grande esperienza che ho dei beni che ottiene da Dio" (Vita, 6,7).
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