CON SAN GIUSEPPE VERSO IL NATALE


 (Catechesi della parrocchia di Bovolone, http://www.misterogrande.org/archivi/images/stories/audiocfe/cfetesto_243.pdf )

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati". Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa. 
Mt 1, 18-25 

Giuseppe era un uomo giusto, un ebreo timorato da Dio. 
Dio non abbandona chi lo cerca! Dio ha sempre progetti di bene per i Suoi figli. Pregava, dicendo: “Mostrami Signore, la tua via perché nella tua verità io cammini, donami un cuore semplice che tema il tuo nome…” Un ebreo che cercava di conoscere e compiere la volontà di Dio. Anche noi siamo chiamati a fare questo. La nostra è essere cristiani in ogni situazione in cui ci troviamo. Riconoscere la nostra vocazione. Capaci di accogliere ogni giorno. Accoglie Maria, anche se inizialmente aveva questo ostacolo. Giuseppe è stato messo alla prova. Dio gli ha mandato un angelo. Anche noi siamo persone “giuste” cerchiamo la volontà di Dio, cerchiamo l’incontro con Cristo. A volte fatichiamo a cercare la volontà di Dio. Le nostre difficoltà a volte non lasciano emergere la nostra ricerca di Dio. Quando affrontiamo le situazioni da soli, fatichiamo inutilmente. San Giuseppe fedele, Dio gli manda un angelo a rassicurarlo. Anche noi quando abbiamo domande che hanno bisogno di una risposta. Il Signore manda il suo messaggero: un amico, l’adorazione, S. Messa, confessione…. Il Signore ci vuole dire: “Non temere di prendere con te Maria, tua sposa”. Per noi significa: Non temere di vivere la tua vocazione nella situazione in cui ti trovi. Non temere di vivere ciò per cui hai dato la vita, anche se ora non vedi tutto chiaro. Il Signore ci direbbe: È questa la tua vita. Non temere! Ti mostrerò la soluzione. Giuseppe è avvertito in sogno. Siamo nel sogno quando non siamo noi a guidare la nostra vita, ma è nelle mani di Dio. Come a Giuseppe, nel sonno, anche noi Dio manda il suo angelo. Il bambino si addormenta con il bacio della buonanotte. Il sonno è il tempo della preghiera, nel tempo che ci fermiamo per dire la nostra fede. Tu sei il mio Dio, il mio re, tu sei nostro Padre e noi siamo tuoi figli. Spirito Santo pervadi la nostra mente, il nostro cuore. La preghiera è essenziale per mettersi nelle mani di Dio, per riposare. “In pace mi corico e subito mi addormento: tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.” (sal 4) Dopo un’ora di preghiera affrontiamo la vita in modo diverso. Chiediamo a Giuseppe di aiutarci ad essere persone giuste che cercano la volontà del Signore. Allora saremo capaci di prendere la nostra vocazione in modo che diventi dono per noi e per gli altri.  





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