Per la novena a San Giuseppe, quest'anno mediteremo sull'aspetto del silenzio, che tanto ha connotato la sua vita e la sua missione.
Affidiamoci al santo patriarca, perché ci insegni a essere, come lui, persone capaci di fare spazio a quel silenzio che non è "vuoto", ma pienezza, capacità di ascolto, accoglienza, operosità.
Buona novena a tutti!
Invochiamo l'intercessione di s. Giuseppe
O Dio onnipotente,
che hai voluto affidare
gli inizi della nostra redenzione
gli inizi della nostra redenzione
alla custodia premurosa di san Giuseppe,
per sua intercessione
concedi alla tua Chiesa
di cooperare fedelmente
al compimento dell'opera di salvezza.
AMEN
Giuseppe: colui che è il custode del futuro
“Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto”. (Mt 2,13-14)
Qui Erode rivela il suo intento omicida, al contrario di quanto aveva simulato nel suo interessamento con i Magi (Mt 2,7-8). In questa occasione emerge la terza funzione del padre che è quella di essere custode, custode del destino futuro di Gesù. Erode il persecutore non può aver potere su Gesù. Giuseppe preserva i suoi portandoli in una zona franca, come il Giuseppe della Genesi, in Egitto, ha custodito il futuro di Israele.
È suggestiva la rappresentazione della fuga in Egitto in uno dei riquadri della Parete Gaudenziana nella Chiesa delle Grazie a Varallo, nella quale Giuseppe è rappresentato con lo sguardo teso verso l’orizzonte, accanto all’angelo che tira l’asino mentre essi fuggono. Il padre è colui che scruta l’orizzonte, mette in sicurezza, è il custode del futuro. Se vede il figlio che sta per cadere nel burrone lo tira su, magari lo rimprovera con il rischio di avere la mano un po’ forte, ma gl’interessa salvare la persona, custodire il suo futuro!
(Meditazione di Mons. Franco Giulio Brambilla, Fonte: Diocesi di Novara)
Nessun commento:
Posta un commento